RITI DI PASSAGGIO
Perché non scrivo mai, qui?
Perché ormai metto in piazza-CAFA quasi tutta la mia vita: le mie idee, le mie manie, le mie infatuazioni, magari appena appena camuffate, criptate, velate...ma ci sono ancora cosa di cui ho paura (e nello stesso tempo voglia) di scrivere. Lo faccio qui, in questo appartato angolo della rete, in cui qualche paziente (e forse pazzo) lettore (ma so che siete più lettrici...) naufraga, di tanto in tanto.
Perché ormai metto in piazza-CAFA quasi tutta la mia vita: le mie idee, le mie manie, le mie infatuazioni, magari appena appena camuffate, criptate, velate...ma ci sono ancora cosa di cui ho paura (e nello stesso tempo voglia) di scrivere. Lo faccio qui, in questo appartato angolo della rete, in cui qualche paziente (e forse pazzo) lettore (ma so che siete più lettrici...) naufraga, di tanto in tanto.
Stasera mi ritrovo ad una festa di trentenni, in una città che odio ed amo. Un sacco di gente che non conosco e con cui forse non ho nulla in comune; altri di cui invece potrei essere amico se avessimo età più simili, o magari anche così, chissà...
...stasera è mio fratello ad offrirmi una canna...ma io la rifiuto comunque...non si fanno sconti a nessuno. La pioggia che anche stanotte cade fuori dalla finestra mi ricorda un sacco di cose, un sacco di cose che adesso proprio non saprei enumerare...
...dovrei sentirmi giovane, a queste feste. E invece no. E sarò così tra dieci anni? Non ne ho la più pallida idea. Però capisco che dovrei imparare qualcosa. Dovrei fare qualcosa. E' arrivato il momento di fare qualcosa che cambi la mia vita. Lo dico da tre anni, ormai. Più di due, comunque. Parlo troppo. Penso troppo. E non faccio un cazzo.
Abbattuto da queste riflessioni chiamo una vecchia amica, una che avrà tutti i difetti di questo mondo, ma il cellulare non me lo appende in faccia e non lo spegne quando sa che la devi chiamare. Una a cui auguro buon compleanno e tutto il bene del mondo e che non ha bisogno di leggere tutte quste cose perché le sa già.
E poi scrivo. Mi isolo e scrivo questo post. Per me: sono un fottuto egoista. Ma in un posto dove, potenzialmente, lo può leggere tutto il genere umano: sono un fottuto narciso. Anzi no, narciso non è la parola giusta. E adesso quella giusta non mi viene in mente.
E' un rito di passaggio, ma sta durando troppo: aiuterò i ragazzi cresciuti a pulire il pavimento, ora.
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