Oggi la neve mi costringe a scrivere. E allora vi parlo di treni, di donne e di tutto ciò che ne consegue.
All'andata ho dovuto spiegare a una ragazza che paralva inglese (ma pare che lei fosse svedese) perché il treno fosse fermo a pascolare nella verde (ma oggi bianca) brianza. Era bellissima. Non la brianza, dico, la ragazza! Sì, perché quando una coi capelli corti e un po' post-punk (per usare un aggettivo di cui abuso in questi giorni) è così bella, vuol dire che in realtà è BELLISSIMA, non bella: bellissima. Ho detto ciò che dovevo dire e poi basta. Non una parola di più, al massimo un sorriso sfuggevole e sfuggente. Tutto ciò che potrei essere e non sono, che potrei essere e non sarò, che potrò essere stato e non sarò stato, tutto questo mi viene in mente ripensandoci, ora.
Al ritorno, invece, stavo scendendo dal treno e una ragazza mi fissava. Mi fissava e rideva. Non so dirvi se mi sor-ridesse, o se mi de-ridesse o ancora mi ir-ridesse. Se la fortuna mi ar-ridesse potrei sperare di scoprirlo, nei prossimi giorni, o mesi. Ma non credo sarà così. Quest'altra ragazza aveva degli occhi di un colore particolare....va bene, io sono un po' daltonico, ma ad ogni modo erano di un azzurro strano, stranamente uniforme e in qualche modo caldo, per essere un azzurro. La fermata non arrivava mai e io di tanto in tanto mi giravo. E lei mi guardava. Mi fissava, come ho detto. Ogni volta sostenevo un po' di più il suo sguardo. E il suo ghigno, perché mi sembrava che quello fosse, più che un sorriso. "Perché mi fissi?", volevo chiedergli. E anche: "Cosa dovrei fare?". E come sempre, non ho fatto nulla, se non sgrovigliare le cuffie dell'iPod con la seria intenzione di sentirmi TITANIC di DeGregori:
"...forse per via di quegli occhi di ghiaccio, così difficili da evitare. Chissà, magari, con un po' di coraggio, prima dell'arrivo mi farò toccare."
Ma in quel punto della canzone è una ragazza che parla in prima persona.
Penso troppo. Scrivo troppo. Parlo troppo. Spero troppo. Purtroppo.
3 marzo 2005
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento