7 maggio 2009

POCO PRIMA DEL TERREMOTO

Castel Sant'Angelo, 4/5 Aprile 2009

Il fiume scorre davanti a me. Lo farebbe comunque, anche se io non fossi qua ad osservarlo, seduto su una panchina messa qui da chissà chi. Un genio probabilmente, visto che ne ha messa un'altra giusto di fronte, così che ci posso appogggiare i piedi. Stanchi. Come il resto. A fianco a me riposa la mia bicicletta. E il fiume scorre, riflettendo le luci del Castello e poche voci di ragazze allegre. Il cielo è tornato sereno, come era stamattina. Non sono mai stato così solo. Ma non è una cosa negativa. Anzi, rifrmulerò: non avevo mai compreso ed accettato meglio d'oggi la mia solitudine e la mia diversità. Sono triste e sono felice. Il fiume scorre e vorrei buttarmici dentro, fare il morto a galla e lasciarmi trascinare verso il mare. Guardando le stelle, una volta fuori città, e la luna crescente -credo- che mi sembra una sorridente zia. Pedalerò sino al mio letto, sporco di esser stato bene, e mi addormenterò, io spero, senza indugio. Pronto a ripartire come nulla fosse, domani e poi domani l'altro e dopo ancora. Finché il fiume non sarà arrivato al mare.

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