Mamma mia...forse 16 partite a Pro Evolution Soccer sono un po' troppe in un giorno solo, no?! Sto degenrando...ho bisogno di qualcosa da fare!!!!!!!
Sì, lo so che dovrei studiare, ma...ma...in fondo perché?! Per essee uguale a tutti gli altri?! Bella mmerda...e mi scusi chi si offende...
...basta: troppo triste sto blog...vado a cercare in cantina qualcosa da metterci dentro...cose vecchie e quasi dimenticate...vediamo....ah ecco:
è un articolo in risposta ad uno di Umberto Eco del 20 aprile 2002...nemmeno poi così lontano, cavolo...ne'...non tutto è comprensibile senza legger il primo...ma non ho voglia di pubblicarlo...cacchio è il MIO blog, mica quello di ECO
1 maggio 2002
Accendo la televisione, stanco di endecasillabi rimati, bellissimi, ma vecchi di settecento anni, e ammiro una piazza piena di persone urlanti, sopra cui la faccia di Ernesto “Che” Guevara e la scritta “pace” sventolano insieme, senza che nessuno ci veda qualche incongruenza.
Umberto Eco si domanda, scettico, a cosa possano servire questa e simili ammucchiate. Concordo con lui nel dire: “Nulla”, sempre che si possa considerare “nulla” ascoltare Elisa che canta “Redemption Song”. Cerco tra la folla le famose liste della non-spesa, o qualche bandiera giamaicana. Probabilmente ho gli occhiali sporchi, ma non vedo né le une, né le altre. Non so quanti avranno letto l’articolo in questione: io stesso ne ho appreso l’esistenza tramite un’e-mail e non vedo (ma saranno sempre gli occhiali) come possa averlo recepito e compreso una folla i cui due motti principali sono –inquadrati- “Ciao mamma” e -non inquadrati- “Berlusconi vaffanculo! Berlusconi vaffanculo!”.
Boicottare i prodotti pubblicizzati su mediaset? Forse Eco non si rende conto che solo io, ultimo stoico fondamentalista dell’anti-cellularesimo, potrei riuscire a non usare né TIM, né Omnitel, né Wind, per chiacchierare amabilmente con il vicino di stanza in gita scolastica. Forse Umberto si dimentica che privare un italiano della pasta Barilla e dei biscotti del Mulino Bianco potrebbe avere delle ripercussioni sociali paragonabili solo alla creazione di una tassa sul tifo calcistico. Ma soprattutto egli non comprende come logica conseguenza del suo mini-embargo potrebbe essere l’effettiva attuazione di un controllo stretto e severo della RAI da parte di Berlusconi. E poi, se il cavaliere ha davvero il monopolio dell’informazione, anche comprando i “prodotti RAI” (che comunque, caro Eco, sono gli stessi) si porterebbe vantaggio alla sua “azienda”. Non dovrò mica comprare quell’elettrostimolatore muscolare che pubblicizzano su La7 e ReteA, vero?
Da interventi come quello di Eco si comprende come il processo di demonizzazione di Berlusconi abbia raggiunto, dopo otto anni di presenza in politica, il suo culmine estremo. La persona che la maggior parte degli italiani ha probabilmente sognato di essere, cioè un’abile fabbrica-soldi giuridicamente quasi-onesto, è ormai diventato il nemico pubblico numero uno, una specie di Bin Laden senza barba, almeno per quel quaranta per cento circa di elettori che dovrebbero avergli votato contro, più o meno un anno fa.
Rileggendo ancora una volta l’articolo (quanta nostalgia per quelle splendide terzine!), trovo che le ultime righe siano particolarmente degne di nota: è possibile che un uomo così colto non si renda conto che la forma di governo italiana è sempre la stessa da parecchi anni e che non abbiamo bisogno di “nuove forme di risposte politiche” ma semplicemente di risposte che si possano definire politiche, cioè diverse da slogan, bandiere e pacchi-bomba indirizzati a Emilio Fede? Su una cosa, però, sono profondamente d’accordo: che la smettano di lamentarsi, non solo gli italiani, a cui, va detto, viene bene, ma soprattutto i politici italiani, del cui comportamento passato la situazione odierna è figlia. Mentre questa gente si rende ridicola con inutili repliche a dichiarazioni fuori luogo del cavaliere, lui, Mangiafuoco (come lo chiama implicitamente Bennato sprecando e rovinando una delle sue più belle canzoni), si può tranquillamente dedicare, nell’indifferenza generale, ad altre questioni scottanti, passate momentaneamente in secondo piano. Speriamo che non ci si accorga tra qualche tempo che “forse il dialogo avrebbe potuto...”.
D’un tratto penso alla somma delle età di tutta quella gente. Potrebbe essere raggiunta molto più facilmente con un raduno dei politici a cui quella stessa folla si rivolge, loro padri per la maggioranza e loro nonni per il resto (minoranza o opposizione?). E’ un’idea stupida, ma pur sempre un’idea. Nani pelati in doppio petto blu, vecchie plastificate dai toni irriverenti, romanzieri navigati che si avventurano in un campo minato: ma non erano i giovani a dover cambiare il mondo?
Old pirates yes they rob I
Sold I to the merchant ships
Minutes after they took I
From the Bottom less pit
But my hand was made strong
By the hand of the almighty
We forward in this generation Triumphantly
Won't you help to sing
These songs of freedom
Cause all I ever had Redemption songs
Redemption songs
Emancipate yourselves from mental slavery
None but ourselves can free our minds
Have no fear for atomic energy
Cause none of them can stop the time
How long shall they kill our prophets
While we stand aside and look
Some say it's just a part of it
We've got to fulfill the book
Won't you help to sing
These songs of freedom
Cause all I ever had, Redemption songs
Robert Nesta Marley Redemption song 1980
25 settembre 2003
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