Appena salito sul treno a Cadorna, era il 3 ottobre 2006:
Una signora mi ha appena dato del furbo. Una signora chiusa nel suo mondo di regole stantie, di dogmi immotivati, di leggi immutabili e insensate.
Forse mezz'ora del mio tempo non vale il supplizio di essere insultato, ma spenderei tutto il tempo che mi resta se servisse a convincere anche poche di quelle persone che PENSARE è meglio che SAPERE e che la norma non è il giusto e l'eccezione non è l'errore.
Però lei stasera penserà a me con odio. Io stasera penserò a lei con dolore. Lei mi vorrebbe morto o lobotomizzato. Io vorrei lei viva davvero e conscia che quella che sta vivendo non è una vera vita. Forse la mia presunzione è più grave della sua. Io però mi pongo il dubbio...
12 gennaio 2007
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1 commento:
..e la stranezza è quanto di più sublime ci possa essere!
f
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