16 aprile 2007

Condannato ad essere me stesso solo sopra un treno che si sposta tra due luoghi che non sono casa mia. Condannato a sognare un nuovo amore e ad amare irrimediabilmente la stessa ectoplasmatica presenza. Condannato a scrivere ciò che penso ed a pensare ciò che scrivo, in attesa che il mio vicino di posto si riveli un editore. Condannato a emozionarmi solo in funzione delle mie parole. Condannato a emozionare gli altri solo per quello che scrivo o dico e non per quello che provo o sono. Condannato ad essere libero ed a doverne tener conto.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Il cuore è ipnotizzato
sono anni che non lo seguo più
il mondo è senza fiato
sono anni che non lo ascolto più
io s'è vero che vivo, ora sto risalendo
e addestro i miei occhi a non guardare giù.

Anonimo ha detto...

Il cuore è ipnotizzato
sono anni che non lo seguo più
il mondo è senza fiato
sono anni che non lo ascolto più
io s'è vero che vivo, ora sto risalendo
e addestro i miei occhi a non guardare giù.