Firenze, Santa Margherita dei Cerchi
Tra queste piccole panche consunte
scavate dalle ginocchia del tempo
Dante mirava negli occhi la donna
che suggeriva lui ogni poesia.
Tra queste semplici mura dipinte
ornate dai distruttori del templio
Dante spiava di sotto la gonna
di una gran dama della signoria.
Ora riposano lì a pochi passi
in fredde tombe di eguale squallore
due corpi immobili esangui e lassi
ognuno simbolo del proprio amore:
l'uno dà petali, quell'altro ghiande,
ma non per questo è più vero né grande.
5 giugno 2007
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