1 febbraio 2007

Stasera avrei dovuto dedicarmi alla stesura della sceneggiatura per il mio utopico lungometraggio. Poi, come spesso accade -com'è o come non è- mi è passata la voglia. Quindi eccovi una sorta di poesiuola che ho scritto in treno il weekend scorso e che ora correggo e metto a punto:

Controluce
Tra i tetti
Non riesco più a capire
s'è una nuvola od un pioppo

Percepisco
Non comprendo
E lascio che quell'ombra
mi riconduca al vero
che gli altri hanno creduto
di non lasciare mai

4 commenti:

Anonimo ha detto...

com'è che, delle tue poesie, mi piace sempre un sacco la prima strofa e la seconda non mi convince del tutto?

ale

Tomaso Vimercati ha detto...

Perché la prima la scrive la penna
la seconda il cervello. Maledetta autocoscienza!

Anonimo ha detto...

-_-''
AVEVO RAGIONE IO.
francesca

Anonimo ha detto...
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