In tutta la mia vita sono stato a soli tre funerali di cui sentivo veramente il lutto.
Il primo è stato quello di un mio amico d'infanzia, morto a otto anni. Soffriva d'asma e quando giocava a pallone faceva una volta il campo poi doveva fermarsi a riposare. Non lo conoscevo bene, ma abitava vicino a me ed è morto all'improvviso. Ricordo ancora mia madre che mi dà la notizia, in modo un po' ridicolo a dire il vero. Ma probabilmente io non ero proprio il bambino descritto nei libri di pedagogia.
Il secondo poco tempo dopo. La mia catechista. Una donna straordinaria. Potrei dire anche ragazza. Un paese intero dietro alla sua bara. Ricordo il suo sorriso e che credeva in me. Mi aveva portato dal maestro di musica che mi consigliò di suonare il violino. Doveva sposarsi qualche settimana dopo. Molti ci hanno visto un segno. Lui ora è sposato e ha dei bambini. Sono cose strane e normali allo stesso tempo.
Il terzo è quello di mia nonna. Mi ero appena messo con la mia prima ragazza. L'unica, in realtà. Piansi poco, o forse per nulla, non ricordo. Andavo a trovarla all'ospedale e non mi riconosceva, poi è caduta. Era molto vecchia, ma soprattutto era stanca. Suo marito se n'era andato quattordici anni prima, quando io ero piccolino. Non ricordo il suo funerale, per quello ho detto tre. Però ricordo l'obitorio.
Credo sia uno dei miei primissimi ricordi. Una sala bianca. Visivamente fredda. Un corpo immobile. I miei facevano domande, come non capissi, come dovessi necessariamente piangere. Ricordo che ero serio e in qualche modo curioso. Qualcuno mi prese in braccio e per la prima volta vidi mio nonno più in basso di me. Era un morto vero.
2 commenti:
non dovrei essere qui a leggere i tuoi post, visto che sono al lavoro...
ma i tuoi ricordi me li ricordo anch'io... e mi ricordo di te piccinino strano pupazzetto biondo e occhialuto... in alcuni c'ero anch'io in altri io ero lontano e i miei pensieri e i miei lutti me li sono dovuti pensare e gestire da solo senza morti da guardare o bare da seguire... forse siamo un po' tutti strani quando succedono queste cose... e i bambini da libro di pedagogia non so se esistono, sai?
di certo non nella nostra famiglia.
buh.
presto saranno quattro
T
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